21 giugno 2006
|
||
OBESITA' E ALTERAZIONI CARDIACHE NEGLI ADOLESCENTI |
||
L'obesità negli adolescenti si associa a ridotta funzione cardiaca ed ipertrofia ventricolare sinistra. Queste le conclusioni di uno studio condotto alla Cornell University in collaborazione con il Prof De Simone dell'Università Federico II (Napoli) e pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology. In sintesi i risultati dello studio dimostrano che la transizione dal sovrappeso (85°-95° percentile) all'obesità (>95° percentile) determina anche il passaggio dall'ipertrofia ventricolare sinistra appropriata al grado di lavoro cardiaco ad una ipertrofia ventricolare abnorme che si associa ad una ridotta capacità contrattile (frazione di eiezione) ed una aumentata contrattilità dell'atrio sinistro per garantire un adeguato riempimento diastolico del ventricolo sinistro. TITOLO. Effetto dell'obesità sulla geometria e sulla funzione cardiaca in una popolazione di adolescenti: lo Strong Heart Study. BACKGROUND. Esistono poche informazioni su quanto l'eccesso di peso corporeo alteri la geometria e la funzione del ventricolo sinistro (VS) negli adolescenti. SCOPO DELLO STUDIO. Lo scopo di questo studio è stato esaminare la geometria e la funzione del ventricolo sinistro in un'ampia popolazione non selezionata di adolescenti con diversi gradi costituzione corporea e verificare se l'aumento della massa ventricolare sinistra fosse compensatoria di un aumentato carico di lavoro cardiaco. METODI. In 460 adolescenti partecipanti allo Strong Heart Study (14-20 aa, 245 femmine, 27 ipertesi, 10 diabetici) sono stati misurati i parametri antropometrici, biochimici ed ecocardiocolordoppler. La costituzione corporea è stata classificata sull'85° e 95° percentile delle tabelle di BMI per età. RISULTATI. Il range di BMI era 16.3-56.5 kg/m2 (28.8 +/- 8.3 kg/m2); 114 partecipanti (24.9%) risultavano sotto l'85° percentile della distribuzione del BMI (normopeso [NW]), 113 (24.6%) rientravano tra l'85° ed il 95° percentile (sovrappeso [OW]), e 223 (48.5%) risultavano oltre il 95° (obesi [OB]). Gli adolescenti obesi erano di età maggiore rispetto agli OW e NW (p < 0.01), senza differenze nella frequenza cardiaca. Sia gli adolescenti OW che OB avevano il diametro e la massa del VS maggiore rispetto al gruppo NW (p< 0.05). L'ipertrofia del VS era più frequente negli OB (33.5%) e negli OW (12.4%) rispetto agli adolescenti NW (3.5%; p< 0.001) principalmente come compenso per l'aumentato carico di lavoro cardiaco. E' però emerso che gli adolescenti OB avevano una probabilità 4 volte maggiore di avere un grado di ipertrofia cardiaca superiore rispetto ai valori compensatori attesi in base al loro carico di lavoro (p< 0.001) e questo dato si associava ad una minore frazione di eiezione, minore contrattilità miocardica e maggiore forza sviluppata dall'atrio sinistro per completare il riempimento del VS (tutte p< 0.05). CONCLUSIONI. Mentre negli adolescenti OW l'ipertrofia del VS sono appropriati per compensare l'aumentato carico emodinamico, negli adolescenti OB l'aumento della massa del VS eccede il meccanismo di compenso e si associa ad una lieve riduzione della performance del VS ed aumentata forza contrattile dell'atrio sinistro per completare il riempimento del VS. Traduzione e commento a cura di Claudio Pagano, Clinica Medica 3, Università di Padova |
||
torna alle News dalla Ricerca |