24 dicembre 2007
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L’OBESITA' RIDUCE LE CHANCES DI GRAVIDANZA ANCHE NELLE DONNE CON NORMALE OVULAZIONE |
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Un recente studio su obesità e fertilità dimostra che le possibilità di gravidanza naturale nelle donne obese si riduce all’aumentare del grasso corporeo anche in presenza di normale ovulazione. Il primo studio prospettico che esamina la relazione tra BMI e possibilità di gravidanza naturale in donne senza evidenti cause di infertilità (ma che avevano avuto almeno un anno di rapporti sessuali non protetti), ha rilevato che per ogni unità di BMI superiore a 29 kg/m2 la probabilità di gravidanza si riduceva del 4% rispetto alle donne con BMI tra 21-29 kg/m2. Nelle donne con obesità di 2°-3° grado (BMI 35-40) la probabilità si riduceva del 26-43% Lo studio è stato pubblicato online dal Dr Jan Willem van der Steeg, dell’Academic Medical Center di Amsterdam, l’11 dicembre su “Human Reproduction”, principale rivista europea di medicina della riproduzione. “La riduzione della fertilità per ogni unità di BMI è comparabile a quella dovuta all’aumento di un anno di età nella donna – spiega il dr Van der Steeg – Questo studio ci dice che non sono le donne obese con anovulazione hanno ipofertilità, ma anche le donne obese con normali cicli mestruali. In considerazione dell’elevata prevalenza dell’obesità, questo dato è preoccupante”. La prevalenza dell’obesità nelle donne in età fertile è del 12% nell’Europa occidentale e del 25% in Nord-America Poichè le donne nei paesi occidentali tendono ad aumentare l'età in cui hanno figli, una donna ultratrentenne che sia anche obesa, avrà una maggiore riduzione della probabilità di rimanere incinta. I ricercatori ritengono che un possibile meccanismo per spiegare la relazione tra obesità ed ipofertilità possa essere la leptina, un ormone prodotto da tessuto adiposo e che regola l’appetito ed il bilancio energetico. “E’ possible che le donne obese abbiano livelli ormonali alterati che riducono la fecondazione e l’impianto uterino,” afferma il Dr Van der Steeg. “I livelli di leptina nel sangue sono direttamente correlati con la percentuale di grasso corporeo; la concentrazione di leptina nel sangue degli obesi è aumentata e questo suggerisce l’esistenza di una resistenza relativa alla leptina. Esistono prove che la leptina influenzi la produzione degli steroidi da parte dell’ovaio” I ricercatori stanno sviluppando un nuovo modello predittivo per la probabilità di gravidanza che include anche il BMI. Il modello predittivo attuale, che ancora non comprende il BMI, è disponibile su internet e può essere un utile strumento per medici e pazienti. La prosecuzione dello studio di Van der Steeg prevede che le coppie obese subfertili vengano sottoposte ad un programma di calo ponderale per valutarne l’effetto sul ripristino di una normale fertilità. Bibliografia. |
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