Prof Enzi, Lei guida la sezione triveneta della Società Italiana dell'Obesità (SIO) dal momento della sua costituzione nel 2005. Quali sono le ragioni che hanno portato alla formazione di una sezione della SIO nel nord-est?
Le ragioni per cui abbiamo ritenuto utile costituire una Sio regionale
sono molteplici: la presenza nel nord-est di validi centri e servizi
universitari ed ospedalieri di ricerca, di studio e di cura dell'obesità
storicamente accreditati, la necessità di una diffusione delle conoscenze
delle problematiche sanitarie e socio-economiche legate alla diffusione
epidemica dell'obesità e alle malattie ad essa direttamente o
indirettamente correlate più capillare di quanto non possa fare
istituzionalmente la SIO Nazionale, la possibilità di confronto di idee e di
collaborazioni con persone o strutture geograficamente più vicine
Qual'è il bilancio del lavoro svolto in questi 3 anni?
In questi tre anni, avendo formalizzato dal punto di vista statutario la
neonata Società, sono stati organizzati tre Congressi Regionali della SIO-Triveneto dal titolo "Il trattamento delle complicanze dell'obesità (Padova, 26
Maggio 2006), "Obesità, nutrizione e stili di vita" (Trento, 31 marzo 2007) e "Obesità e Disturbi del Comportamento Alimentare", in programma a Udine per il prossimo 4 Ottobre 2008. Infine nei giorni 25 e 26 gennaio 2008 si è tenuto a Verona il primo corso residenziale di formazione e aggiornamento pratico sulle basi fisiopatologiche e l'approccio clinico alla terapia farmacologica dell'obesità e delle sue complicanze. (primo corso residenziale della SIO-triveneto). Ritengo inoltre particolarmente importante la creazione del sito che state leggendo, punto di contatto per i soci e quanti cercano informazioni ed aggiornamento in rete.
Quale figure professionali sono state interessate dalle iniziative della SIO-triveneto? Ritiene ci siano figure che sono ancora poco coinvolte nelle iniziative della SIO?
Data la molteplicità degli aspetti medici, psicologici, sociali ed
economici dell'obesità, una base molto ampia di professionalità può essere
interessata alle iniziative della SIO ed in particolare della SIO Triveneta: mi riferisco a medici di medicina generale, ai medici specialisti, in particolare agli
internisti, psicologi, diabetologi, endocrinologi, ortopedici, anestesisti,
chirurghi, a dietologi e dietiste, a infermieri professionali e anche a
sociologi.
Alcune di queste figure non si sentono coinvolte, ma in anni recenti, forse
anche grazie all'attività dell SIO, mi pare che l'interesse per l'obesità e
per la sue conseguenze si stia "globalizzando".
Tra un anno terminerà il suo mandato e il testimone passerà a Mauro Zamboni, eletto presidente per il biennio 2009-2011. Quali sono le sfide che restano aperte per la SIO nei prossimi anni?
Le sfide per il prossimo biennio saranno a 360 gradi. Ma dovendo
scegliere la più importante a mio parere sarà quella della promozione di
interventi a più livelli per la prevenzione dell'obesità. Ma sarà importante
anche diffondere nell'opinione pubblica e in chi amministra la Sanità la
consapevolezza che l'obesità è una malattia con un elevato impatto sulla
qualità di vita individuale e sui costi sociali ed economici per la
collettività.
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