15 settembre 2008
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L’OBESITA' NEGLI ANZIANI, UNA BOMBA AD OROLOGERIA PER I SERVIZI SANITARI |
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L’obesità nella terza età aumenta il rischio di disabilità, ma non di mortalità, e questo metterà a dura prova i servizi sociali e sanitari. Una ricerca condotta alla Peninsula Medical School (South West England) ha rivelato che l’obesità negli anziani non modifica sostanzialmente la mortalità, ma è un importante determinante della disabilità. Questo rappresenta una seria minaccia alla tenuta futura dei servizi sociali e sanitari nei paesi industrializzati. La ricerca è stata pubblicata nel numero di agosto del Journal of the American Geriatrics Society. Il team di ricercatori del Peninsula Medical School ha elaborato i dati di quasi 4000 partecipanti all’English Longitudinal Study of Ageing (ELSA) di età superiore a 65 anni, suddivisi per BMI e seguiti per 5 anni. I partecipanti normopeso (BMI 20-24,9) sono stati confrontati con quelli sovrappeso (BMI 25-29,9), obesi (BMI 30-34,9) o obesi gravi (BMI>35 kg/m2). I risultati hanno dimostrato che maggiore è il BMI di una persona, maggiore è la probabilità di sviluppare problemi di motilità o di incontrare difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane. Inoltre hanno dimostrato che il legame tra BMI elevato ed il rischio di mortalità è debole e limitato al gruppo dei maschi con obesità grave. Il dr Iain Lang, che ha guidato la ricerca, ha commentato: “Sappiamo da tempo che persone giovani ed adulte con obesità e sovrappeso hanno un maggiore rischio di mortalità e si presumeva che questo fosse valido anche per gli anziani. In realtà i nostri risultati dimostrano che il rischio di mortalità aumenta solo nel gruppo con obesità grave, mentre tutte le persone anziane con eccesso di peso sono a rischio per problemi di mobilità e nello svolgimento delle normali attività quotidiane”. “Questa ricerca è importante” – ha poi aggiunto – “perchè la percentuale di persone ultra-sessantacinquenni nella popolazione è in aumento ed è in aumento anche l’eccesso di peso in questa fascia di età. Nella maggior parte dei paesi sviluppati gli adulti e gli anziani obesi sono più che in altre fasce di età. Le implicazioni dei nostri risultati sono di grande importanza per l’erogazione dei servizi sanitari ora ed in futuro. L’aumento del numero di anziani e l’aumento del numero di anziani sovrappeso ed obesi porterà all’aumento del numero di persone disabili e questo metterà a dura prova i servizi assistenziali sociali e sanitari dei paesi occidentali. Questo problema si aggraverà negli anni futuri e rappresenta una bomba ad orologeria per i servizi sanitari” Lindey Owen, consulente di salute pubblica al Cornwall and Isles of Scilly Primary Care Trust afferma che “mantenere un peso normale può essere divertente e relativamente facile da ottenere anche nelle persone anziane. Le persone non devono necessariamente andare in palestra o sottoporsi a complicate nuove diete. Ci sono molte opportunità nella vita di tutti i giorni per rimanere attivi con frequenti passeggiate, praticando il giardinaggio o gruppi sociali, e consumare cibi freschi e nutritivi è possibile a tutte le età”. “La nostra esperienza di gruppi di passeggiate a piedi ed in bicicletta ci ha mostrato che le persone anziane traggono molti benefici dall’attività fisica. Non solo migliorano le loro performance fisiche ma il piacere di passare del tempo con gli amici all’aria aperta dà nuova fiducia e gusto per la vita”. prosegue Owen. Le persone vivono più a lungo, ma questo studio mostra che l’eccesso di peso può avere un impatto negativo sulla qualità della vita che limita i benefici degli anni vissuti in più. |
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