logo SIO Logo News logo SIO

30 ottobre 2008

 

EMEA E AIFA SOSPENDONO RIMONABANT

Non un ritiro definitivo, ma una sospensione dettata dalla cautela

 

In un documento del 23 ottobre la European Medicines Agency (EMEA) ha concluso la revisione del profilo rischio/beneficio di rimonabant, primo antagonista recettoriale del recettore tipo 1 degli endocannabinoidi, ed ha stabilito che attualmente i benefici del farmaco non sono sufficienti a giustificare i suoi rischi. Di conseguenza ha suggerito la sospensione dell'autorizzazione al commercio del farmaco nei paesi della comunità europea; la decisione non ha effetto nei paesi extraeuropei in cui il farmaco è in commercio nè in Svizzera.

LA STORIA DI ACOMPLIA - L'autorizzazione alla commercializzazione di rimonabant (Acomplia) era stata data nell'aprile 2006 e, con modifiche del 2007 e 2008, l'EMEA aveva ristretto l'utilizzo del farmaco escludendone l'uso nei pazienti con storia presente o pregressa di depressione o che avevano assunto farmaci anti-depressivi. Aveva inoltre raccomandato il monitoraggio di possibili sintomi psichici in pazienti che iniziavano il trattamento con rimonabant.

LE PREOCCUPAZIONI - Le preoccupazioni sui possibili effetti collaterali psichiatrici hanno portato l'EMEA ad istituire nel giugno 2008 un gruppo di esperti nel campo del diabete, malattie cardiovascolari e psichiatriche per rivalutare il profilo rischio/beneficio. Il panel di esperti aveva concluso che il profilo rischio-beneficio si era ridotto, ma che i dati erano ancora insufficienti per trarre delle conclusioni.

Poichè anche gli ultimi dati forniti dall'azienda produttrice (Sanofi-Aventis) continuavano a sollevare dubbi sul rischio di Acomplia, la Commissione Europea ha richiesto un parere al CHMP (la commissione EMEA che si occupa dei farmaci per l'uso nell'uomo) che ha quindi rivalutato i nuovi dati disponibili dopo giugno 2008. In particolare sono stati analizzati i dati di farmacovigilanza prodotti da Sanofi-Aventis fino al settembre 2008 ed i risultati dei trial clinici completati dopo la commercializzazione del farmaco. Sulla base dell'articolo 20 del Regolamento della Commissione Europea (726/2004) il CHMP può esprimere una raccomandazione se mantenere, modificare, sospendere o ritirare l'autorizzazione al commercio di un farmaco.

LE CONSIDERAZIONI DELL'EMEA - Il CHMP ha confermato l'efficacia di rimonabant sul peso corporeo e su alcuni fattori di rischio cardiovascolare aggiuntivi (glicemia e lipidi). Il CHMP ha poi osservato che il trattamento con rimonabant, nelle normali condizioni di utilizzo clinico, tende ad essere interrotto più precocemente rispetto ai trial clinici. Questo potrebbe limitare la reale efficacia del farmaco e dati di lungo termine sulla prevenzione cardiovascolare non sono ancora disponibili. La commissione ha confermato il rischio di effetti collaterali della sfera psichiatrica. Depressione del tono dell'umore, disturbi del sonno, ansia ed aggressività sono doppi nei pazienti che assumono rimonabant rispetto al placebo. Infine nel periodo giugno-agosto 2008 sono stati riportati 5 casi di suicidio nei pazienti che assumevano rimonabant nei trial clinici controllati (su un totale di 36000 pazienti) rispetto ad un solo caso nei pazienti trattati con placebo. Il CHMP ha inoltre puntato il dito sul fatto che, nonostante le raccomandazioni, rimonabant veniva ancora prescritto in alcuni casi in associazione a farmaci antidepressivi, quindi al di fuori delle indicazioni e delle raccomandazioni della scheda tecnica.

PERCHE' LA SOSPENSIONE? - La decisione dell'EMEA di sospendere temporaneamente l'autorizzazione alla commercializzazione di rimonabant si è basata soprattutto sulla difficoltà di individuare i pazienti a rischio di disturbi psichiatrici e quindi sulla consapevolezza che ulteriori restrizioni nelle indicazioni non avrebbero ridotto il rischio ad un livello accettabile.

LA POSIZIONE DI SANOFI-AVENTIS - In un comunicato stampa Sanofi-Aventis afferma la propria collaborazione con le raccomandazioni EMEA e sottolinea che, fin dalla commercializzazione nel 2006, l'azienda ha strettamente collaborato con le autorità regolatorie e con i servizi sanitari per il monitoraggio continuo del prodotto e per favorire il suo utilizzo appropriato nei pazienti. Dal 2006 oltre 700.000 pazienti nel mondo sono stati trattati con il farmaco e nella farmacovigilanza il profilo di sicurezza del prodotto è in linea con quanto riportato nelle "Caratteristiche del Prodotto" e con i risultati dei trial clinici registrativi.

"Come per molte classi di farmaci, impareremo ad ottimizzare i benefici e minimizzare i rischi attraverso un utilizzo controllato del farmaco in diversi tipi di pazienti" dichiara Robert Anthenelli, professore di Psichiatria, Psicologia e Neuroscienze all'Università di Cincinnati. "Anche se l'attuale decisione regolatoria è di estrema cautela, la comunità medica attenderà il completamento dello sviluppo scientifico prima di prendere una decisione conclusiva sul potenziale terapeutico di questo farmaco"

L'azienda ribadisce la propria fiducia nel prodotto che promette di ridurre molteplici fattori di rischio cardiometabolico e rimane convinta che Acomplia® sarà una importante risposta terapeutica per un problema, l'obesità, ancora orfano di una soluzione efficace. In accordo con l'EMEA Sanofi-Aventis proseguirà il programma di sviluppo clinico in particolare nei pazienti diabetici e ad elevato rischio cardiovascolare, ad eccezione degli studi di fase IV, nell'intento di fornire evidenze aggiuntive per una positiva rivalutazione del profilo rischio-beneficio di Acomplia®.

LE CONSEGUENZE DELLA DECISIONE EMEA

Cosa cambia per i pazienti e i medici ?

  • I medici non devono effettuare alcuna prescrizione di Acomplia e devono rivedere il trattamento dei pazienti attualmente in terapia con il farmaco.
  • Non è necessario che i pazienti interrompano immediatamente il trattamento con Acomplia, ma coloro che lo desiderano possono farlo in qualsiasi momento.
  • I pazienti che sono attualmente in trattamento con Acomplia devono consultare il loro medico.
  • I pazienti inclusi negli studi clinici con Acomplia sono strettamente monitorati e devono contattare lo sperimentatore (il medico che somministra il trattamento). Lo sperimentatore sarà in grado di fornire maggiori informazioni.

Cosa accadrà al farmaco ?

La sospensione dell'autorizzazione al commercio non è una misura definitiva. Dal comunicato EMEA si desume che la sospensione è stata determinata da motivi di sicurezza in attesa di vengano fornite dal'azienda produttrice ulteriori informazioni sul profilo di sicurezza del farmaco (soprattutto in relazione al rischio di depressione e suicidio), sui benefici sul rischio cardiovascolare nel lungo periodo e sulla possibilità di identificare meglio il paziente a rischio di depressione. Una volta disponibili queste informazioni, l'EMEA rivaluterà il profilo rischio beneficio del farmaco e deciderà se riammettere Acomplia in commercio ed eventualmente se inserire ulteriori limitazioni di uso.

Attualmente sono una ventina gli studi in corso sugli effetti di rimonabant su endpoint che ingludono il trattamento del diabete, la dislipidemia, la progressione/regressione dell''aterosclerosi, la steatoepatite non alcolica, gli eventi cardiovascolari. (fonte: www.clinicaltrials.gov)

Documento originale EMEA (in inglese)
Documento EMEA in italiano (fonte AIFA)
Comunicato stampa Sanofi-Aventis (in inglese)
FAQ su Acomplia in italiano (fonte AIFA)

 

torna a SIO-Web News
SIO-Italia - SIO-Triveneto - SIO-Lombardia