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Newsletter della Società Italiana dell'Obesità
 
Newsletter 5-2008 del 30 ottobre 2008
L'Alimentazione in Tempo di Crisi ? Peggiora la Qualità della Spesa.
Meno soldi non significa mangiare meno, ma mangiare peggio.

Il consumo di cibi meno costosi, che caratterizza l'alimentazione delle fasce più povere in un periodo di crisi economica, va a discapito della qualità degli alimenti. E paradossalmente spendere meno può portare a ingrassare. La relazione sembra abbastanza semplice da comprendere: i prodotti più economici, più spesso contengono una elevata percentuale di grassi e spesso di grassi di scarsa qualità nutrizionale.

Secondo il rapporto dell’Istat sui consumi del 2007 , sono sensibilmente calati i consumi di frutta, verdura ed olio d’oliva, mentre in parallelo l’Istituto Superiore di Sanità annuncia l’incremento del numero di italiani affetti da obesità.

Gli alimenti tipici della dieta mediterranea - frutta, verdura, olio d'oliva, pesce - sono mediamente più costosi di cibi confezionati ricchi di zuccheri semplici e grassi. L'equazione pochi soldi uguale cibi di bassa qualità può essere però scardinata spendendo meno e mangiando comunque in modo sano. Consumare frutta e verdura di stagione, comunemente di costo minore e qualità nutrizionali migliori, evitare di acquistare cibi in più del necessario, prediligere legumi e pesce azzurro, può riempire i carrelli della spesa ad un costo accettabile e migliorare la qualità dell'alimentazione.


Selezione di Articoli e Review sulla Sindrome Metabolica dalle Riviste del Nature Publishing Group

 
 

Sabaudia 2008
L’obesità complicata & Il Ruolo della Riabilitazione Metabolico -Nutrizionale
2° Congresso SIO-Lazio
Sabaudia (LT), 15-16 Dicembre 2008

Abano 2008
Convegno
L'Organo Adiposo, dalla Biologia Cellulare alla Clinica
Abano Terme (PD),
20-21 novembre 2008


EMEA E AIFA SOSPENDONO RIMONABANT
In un documento del 23 ottobre la European Medicines Agency (EMEA) ha concluso la revisione del profilo rischio/beneficio di rimonabant, primo antagonista recettoriale del recettore tipo 1 degli endocannabinoidi, ed ha stabilito che attualmente i benefici del farmaco non sono sufficienti a giustificare i suoi rischi. Di conseguenza ha suggerito la sospensione dell'autorizzazione al commercio del farmaco nei paesi della comunità europea; la decisione non ha effetto nei paesi extraeuropei in cui il farmaco è in commercio nè in Svizzera. ... Leggi tutto


Bjorntorp Symposium 2009


Björntorp Symposium "Differential Role of the various adipose compartments in obesity"
Stirin Castle, Repubblica Ceca,
24-27 marzo 2009


SCOPERTI NUOVI PRECURSORI DELLE CELLULE ADIPOSE
I risultati di uno studio alla Rockefeller University

Per capire da dove origina il grasso è necessario partire da un topo magro, completamente privo di grasso. Usando un modello con queste caratteristiche ed osservando la crescita del grasso dopo l’iniezione di diversi tipi di cellule progenitrici, scienziati della Howard Hughes Medical Institute e della Rockefeller University hanno scoperto una importante cellula precursore degli adipociti che potrebbe in futuro spiegare come il numero di cellule adipose possa aumentare e portare all’obesità. Leggi tutto

L'Obesità nell'arte di Botero (parte 3)
In un video la rappresentazione dell'obesità nell'arte dell'artista colombiano.

 
 

I GENI INFLUENZANO L'EFFICACIA DEI FARMACI ANTI-OBESITA'
La sibutramina ha una maggiore efficacia nel ridurre il peso in pazienti con uno specifico background (corredo) genetico rispetto a quelli che non ce l’hanno. Questo il risultato di uno studio pubblicato su Gastroenterology, rivista ufficiale dell’American Gastroenterological Association (AGA) Institute.
L’epidemia di obesità continua ad essere sempre di più un problema globale: si stima che 1,6 miliardi di adulti nel mondo siano soprappeso (indice di massa corporea >25 kg/m2) e che 400 milioni siano francamente obesi (indice di massa corporea >30 kg/m2). In aggiunta anche l’incidenza del diabete e di altre malattie invalidanti attribuibili all’obesità è in continuo aumento. Leggi tutto

Merck sospende la sperimentazione di Taranabant.
La Merck ha interrotto la sperimentazione di taranabant, antagonista CB1 e promettente farmaco sperimentale anti-obesità. Il motivo riportato da Merck è che ai dosaggi più efficaci sul peso corporeo gli effetti collaterali diventavano eccessivi.


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Newsletter redatta da: Dr Claudio Pagano
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