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Obesità e Funzione Riproduttiva Maschile

di Marco Rossato

La prevalenza dell’obesità ha assunto proporzioni sempre più elevate in tutto il mondo occidentale ed è attualmente considerata un importante problema medico e sociale. Le problematiche cliniche legate all’obesità sono note e tra queste le più importanti sono quelle metaboliche, vascolari e cardiache. Meno conosciute sono le alterazioni della funzione riproduttiva nei soggetti obesi. In particolare, mentre nelle donne è ben conosciuta l’associazione tra obesità e ovaio policistico, oligo-amenorrea, aumento dell’abortività e diminuzione delle percentuali di successo delle tecniche di procreazione medicalmente assistita, nell’uomo sono meno note le relazioni tra obesità e regolazione/alterazioni della funzione riproduttiva.

Negli ultimi anni però sono state pubblicate alcune evidenze che dimostrano chiaramente che:

  1. Alcuni ormoni secreti dal tessuto adiposo influenzano la funzione testicolare. In particolare è stato dimostrato che la leptina, il principale ormone prodotto dagli adipociti e positivamente correlato con l’entità del soprappeso), inibisce la produzione di testosterone stimolata dalla gonadotropina corionica umana. D’altra parte è stato anche riportato che soggetti geneticamente privi di leptina o con alterazioni del suo recettore presentano ipogonadismo ipogonadotropo suggerendo quindi un complesso ruolo di interazione tra leptina, funzione metabolica e funzione gonadica.
  2. L’obesità maschile è associata ad una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di LH, testosterone ed inibina B (probabilmente conseguenti ad un’alterazione del pattern secretorio di LHRH/LH/FSH a livello ipotalamo-ipofisario), di sex-hormone-binding globulin (SHBG), e ad un incremento delle concentrazioni plasmatiche di estradiolo con riduzione del rapporto testosterone/estradiolo.
  3. L’insulino-resistenza e il diabete mellito tipo II, complicanze tra le più frequenti dell’obesità, sono associate a concentrazioni plasmatiche di testosterone significativamente ridotte associandosi frequentemente a condizioni di ipogonadismo.
  4. Esiste una correlazione inversa tra indice di massa corporea (BMI) e concentrazione spermatica. La stessa correlazione negativa è presente anche quando si considerano le percentuali di spermatozoi mobili.
  5. Esiste una stretta correlazione tra indice di massa corporea e rischio di comparsa di disfunzione erettile e la riduzione del peso corporeo ottenuta con dieta ipocalorica ed incremento dell’esercizio fisico porta ad un significativo miglioramento della funzione erettile.

In conclusione l’obesità è in continuo aumento con importanti ricadute di tipo clinico per quanto riguarda il rischio di diabete mellito tipo 2, ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, malattie cardio-vascolari. Studi epidemiologici e clinici hanno dimostrato una chiara associazione tra obesità e funzione riproduttiva maschile in cui giocherebbero un ruolo fondamentale le adipocitochine prodotte direttamente dal tessuto adiposo e le modificazioni ormonali indotte dall’aumento del tessuto adiposo. Queste alterazioni della funzione riproduttiva dovrebbero avere come approccio terapeutico di primo livello la riduzione del peso corporeo.

ultimo aggiornamento: 9 novembre 2007


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